Nascosto tra i tetti della città, intimo e al riparo dal caos cittadino, “Attico Monviso” ritaglia uno sconcio sulle montagne piemontesi in una graziosa e accogliente mansarda.
L’opera di ristrutturazione ha previsto una nuova distribuzione degli ambienti, volta ad ottimizzare ogni singolo spazio e altezza offerta dall’edificio.
All’obiettivo primario di razionalizzare ed esaltare gli interni, in un progetto “salvaspazio”, come una mansarda, viene sempre affiancato un altro compito: camuffare ogni limite strutturale, illudere che ogni vincolo architettonico sia in realtà una ponderata scelta artistica.
Ed ecco che quanto prefissato si realizza sin al primo accesso nell’appartamento: il soggiorno si erge sopra un monolite sopraelevato di color oro. Il brusco dislivello della pavimentazione ridisegna uno spazio, solleva ed esalta, anche avvalendosi di giochi cromatici sullo sfondo bianco del living, un riservato salotto. La divisione degli spazi viene qui disegnata con linee orizzontali, con un gioco di livelli, abbandona ogni eventuale separé verticalizzato. Nessun ospite può in tal modo accorgersi che quel blocco cementizio inscatola e nasconde il vano ascensore.
Sullo sfondo troviamo la zona pranzo costituita da una cucina bianca lineare e un tavolo in vetro.
A caratterizzare la zona giorno è inoltre l’ampio terrazzo che, incastonato tra le rosse tegole, offre un riservato scorcio sulla natura circostante.
Infine, completano l’appartamento, due camere da letto e i servizi igienici decorati con mosaici blu.
Tutti i locali sono dotati di aperture che inquadrano il cielo regalando una luce zenitale a tutti gli ambienti.
La ristrutturazione di Attico Monviso oltre che estetica è ora anche confort.